Il condono edilizio in Italia è una procedura straordinaria che consente la sanatoria di opere edilizie abusive, cioè realizzate senza i necessari permessi o in violazione delle norme urbanistiche e edilizie. La finalità del condono è regolarizzare tali situazioni, dietro pagamento di sanzioni, per evitare la demolizione degli edifici o la rimozione delle opere abusive. L’Italia ha avuto tre principali condoni edilizi, avvenuti negli anni 1985, 1994 e 2003.

Principali Condoni Edilizi in Italia

Condono Edilizio del 1985

  • Legge n. 47/1985: La prima legge sul condono edilizio, conosciuta anche come “legge Bucalossi”.
  • Periodo di Riferimento: Sanatoria delle opere abusive realizzate fino al 1° ottobre 1983.
  • Procedura: Presentazione di una domanda di condono e pagamento di una somma forfettaria.

Condono Edilizio del 1994

  • Legge n. 724/1994: Secondo condono edilizio, inserito nella legge finanziaria del 1995.
  • Periodo di Riferimento: Sanatoria delle opere abusive realizzate fino al 31 dicembre 1993.
  • Procedura: Presentazione di una domanda di condono, pagamento di una somma determinata in base al tipo e alla dimensione dell’abuso, e pagamento di eventuali oneri concessori.

Condono Edilizio del 2003

  • Legge n. 326/2003: Terzo condono edilizio, conosciuto anche come “legge Berlusconi”.
  • Periodo di Riferimento: Sanatoria delle opere abusive realizzate fino al 31 marzo 2003.
  • Procedura: Presentazione di una domanda di condono, pagamento di una somma determinata in base al tipo e alla dimensione dell’abuso, pagamento di oneri concessori e, se richiesto, una relazione tecnica asseverata.

Procedura per Ottenere il Condono

  1. Presentazione della Domanda:
    • La domanda deve essere presentata al Comune in cui è situato l’immobile abusivo.
    • Deve includere una descrizione dettagliata dell’abuso e, se richiesto, documentazione tecnica.
  2. Pagamento delle Sanzioni:
    • L’importo della sanzione varia a seconda della legge di riferimento, della tipologia e delle dimensioni dell’abuso.
    • Il pagamento degli oneri concessori è generalmente richiesto per regolarizzare l’urbanizzazione dell’area.
  3. Verifica e Approvazione:
    • Il Comune verifica la conformità della domanda alle disposizioni del condono.
    • In caso di esito positivo, viene rilasciato un certificato di sanatoria che regolarizza l’abuso.

Limitazioni e Critiche

  • Zone Vincolate: Il condono non è applicabile in aree soggette a vincoli paesaggistici, ambientali, archeologici o storici, salvo specifiche eccezioni.
  • Qualità dell’Urbanizzazione: I condoni sono stati spesso criticati per aver favorito l’urbanizzazione caotica e la speculazione edilizia, compromettendo la qualità dell’ambiente e del paesaggio.
  • Ripetizione dei Condoni: La ripetizione dei condoni ha sollevato dubbi sull’efficacia della pianificazione urbanistica e sulla capacità delle istituzioni di far rispettare le norme edilizie.

Situazione Attuale

Dopo l’ultimo condono del 2003, non sono stati approvati nuovi condoni edilizi, anche se periodicamente vengono proposte nuove sanatorie. Le attuali normative edilizie prevedono procedure ordinarie di sanatoria, più rigorose rispetto ai condoni straordinari del passato, per regolarizzare gli abusi edilizi.

Questa normativa e le sue evoluzioni riflettono la complessa gestione del territorio e l’esigenza di bilanciare la regolarizzazione degli abusi con la tutela dell’ambiente e del patrimonio urbanistico.

Di immobiliaresemplice.it

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