Il TASI (Tributo per i Servizi Indivisibili) è una tassa comunale italiana introdotta dalla Legge di Stabilità del 2014. Questa tassa viene utilizzata per finanziare i servizi comunali indivisibili, cioè quei servizi che non possono essere attribuiti direttamente a un singolo utente o bene immobile. Esempi di servizi indivisibili includono l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la sicurezza e la protezione civile.

Caratteristiche principali del TASI

  1. Soggetti Passivi: Il TASI è dovuto sia dai proprietari che dagli occupanti degli immobili. Nel caso di locazioni, una parte della tassa è a carico dell’inquilino, con una quota variabile tra il 10% e il 30%, secondo quanto deciso dal Comune.
  2. Base Imponibile: La base imponibile per il calcolo del TASI è la rendita catastale rivalutata degli immobili. Si utilizzano i medesimi criteri dell’IMU (Imposta Municipale Unica).
  3. Aliquote: Le aliquote del TASI sono stabilite dai Comuni, entro un range fissato dalla legge statale. Ogni Comune ha la facoltà di determinare le aliquote, che possono variare anche in funzione delle diverse tipologie di immobili (abitazioni principali, seconde case, immobili commerciali, ecc.).
  4. Esenzioni e Riduzioni: Alcune categorie di immobili possono essere esentate dal TASI, come ad esempio le abitazioni principali (escluse quelle di lusso). Sono possibili anche riduzioni per specifiche condizioni, come immobili inagibili o di interesse storico.

Come si Calcola il TASI

  1. Determinazione della Base Imponibile:
    • Si parte dalla rendita catastale dell’immobile.
    • La rendita catastale viene rivalutata del 5%.
    • Il valore ottenuto viene moltiplicato per un coefficiente, che varia a seconda della tipologia di immobile (ad esempio, 160 per le abitazioni).
  2. Applicazione dell’Aliquota:
    • L’importo ottenuto dalla rivalutazione e moltiplicazione viene moltiplicato per l’aliquota stabilita dal Comune.
  3. Ripartizione tra Proprietario e Occupante:
    • L’eventuale quota a carico dell’occupante viene calcolata e sottratta dall’importo totale, lasciando la restante parte a carico del proprietario.

Esempio di Calcolo

Supponiamo di avere una rendita catastale di un’abitazione di 500 euro. La rendita rivalutata al 5% sarà 500 + (500 * 0.05) = 525 euro. Se l’abitazione è una casa non di lusso, si applica un coefficiente di 160:

525 * 160 = 84,000 euro

Se il Comune ha stabilito un’aliquota TASI dell’1 per mille (0.1%), l’importo sarà:

84,000 * 0.001 = 84 euro

Se l’immobile è in affitto e il Comune ha stabilito che l’inquilino paga il 20% del TASI, l’importo sarà diviso come segue:

  • Proprietario: 84 * 0.80 = 67.20 euro
  • Inquilino: 84 * 0.20 = 16.80 euro

Recenti Modifiche e Evoluzioni

Nel corso degli anni, il TASI ha subito diverse modifiche normative, e nel 2020 è stato assorbito nella nuova IMU. Tuttavia, la logica del tributo per i servizi indivisibili può ancora influenzare la determinazione delle aliquote e la ripartizione dei costi tra proprietari e occupanti nell’ambito della nuova tassazione locale sugli immobili.

Di immobiliaresemplice.it

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